Mercoledì 23 novembre 2016 si e’ tenuto un incontro tecnico tra RSU e Amministrazione per discutere della revisione della tabella Isee per i rimborsi sulle varie linee di Welfare d’Ateneo ( nidi, centri estivi, diritto allo studio, etc). Le parti hanno convenuto nel revisionare la tabella Isee per consentire un maggior rimborso delle spese sostenute, soprattutto, da parte di quei colleghi collocati in fascia iniziale e fascia mediana dell’indicatore Isee, e per chi è di poco al di sopra della soglia massima. Questa revisione si è resa necessaria perché il nuovo sistema di calcolo dell’ISEE ha determinato l’esclusione di diversi colleghi che prima accedevano al welfare, e non certo perché disponessero di ingenti patrimoni.
La revisione della tabella Isee varra’ a partire dal nuovo anno, 2017.
Nella stessa riunione l’Amministrazione ha comunicato l’impossibilita’ di avviare a gennaio 2017 il nuovo regime di riposo compensativo, che contemplava il tetto massimo di 85 ore / annue. Pertanto l’Osservatorio istituito tra Amministrazione ed RSU sul riposo compensativo / straordinario continuera’ i lavori anche nell’anno 2017 finalizzati a trovare soluzione alternative al semplicistico tetto massimo di ore annue.
E’ stata inoltre annunciata – dall’Amministrazione – l’integrazione della nuova piattaforma informatica delle presenze StartWeb che gestira’ anche il conteggio dei ticket che di volta in volta si matureranno: dall’attuale controllo delle giornate lavorate si passera’ alla verifica della maturazione di 6 ore di lavoro ordinario giornaliero + pausa mensa (di 30 o 45 minuti) per erogare il ticket.
La RSU ha subito evidenziato che tale implementazione non sara’ indolore, poiche’ in presenza di un’assenza oraria giustificata (Legge 104; Visita medica; Gravi motivi; Permesso personale, Riposo Compensativo, etc) e’ verosimile che il lavoratore, per quel giorno, non maturera’ il diritto al ticket.
Come RSU abbiamo chiesto che la pausa non sia considerata (il ticket può essere erogato da CCNL dopo 6 ore di lavoro) o, se la normativa non dovesse permetterlo, di contabilizzare solo i 10 minuti di pausa minima previsti dal CCNL, anche se da noi non è mai stata attuata.
Vi informeremo dei successivi sviluppi su questi argomenti.
Comunicato nr. 23/2016 – 25 ottobre 2016