Archivi categoria: Trasferimento ad EXPO

VAGO E’ IL RETTORE DEL POLITECNICO O DELLA STATALE?

ECCO CHI CI GUADAGNEREBBE DAL TRASFERIMENTO DI UNIMI A RHO-EXPO

Come RSU d’Ateneo abbiamo già espresso i nostri dubbi (http://www.rsu.unimi.it/wp-
content/uploads/comunicato_01_2017_img-1.pdf) sul fatto che il trasferimento dei nostri dipartimenti scientifici da Città Studi a Rho-Expo possa essere un bene per UniMi.

Quello però pero’ è certo è che l’affare lo farà il Politecnico. Dopo aver già riportato Architettura da Bovisa a Città Studi (a dimostrazione che gli altri atenei si inurbano mentre noi andiamo in periferia), al Politecnico non sembra vero di poter occupare gli edifici che noi lasceremmo liberi trasferendoci. Da fonti giornalistiche (vedasi i link a pie’ messaggio) abbiamo appreso che il Consiglio di Amministrazione (CdA) del Politecnico ha approvato un stanziamento di 55 milioni per il nuovo Campus di Architettura e i nuovi laboratori di Ingegneria Chimica e dei Materiali e ha ricevuto da un anonimo 300.000 € per il progetto.

Alla luce di ciò riteniamo assolutamente inopportuno quanto approvato dal CdA del nostro Ateneo il 31 gennaio (che riportiamo in fondo al comunicato): UniMi ha dato 55.000 € esentasse al dipartimento di Design del Politecnico per progettare il nostro insediamento su Rho-Expo. Cioè, a nostro parere, non solo facciamo l’interesse del nostro principale concorrente ma addirittura lo finanziamo per progettare una cosa che i nostri CdA e Senato non hanno ancora approvato. Per noi questo si chiama conflitto d’interesse.

Il conflitto d’interesse del Politecnico è evidente se consideriamo anche che il prof. Azzone, ex Rettore del Politecnico, è il Presidente di Arexpo (cioè l’area Rho-Expo) e che il docente del Politecnico, prof. Balducci, ha ricevuto l’incarico dal Comune di progettare la Città Studi 2.0, cioè il nuovo quartiere che si delineerebbe a seguito del nostro trasferimento a Rho. Appare evidente che il Politecnico abbia tutte le carte in regola per fare un affare sulla nostra pelle: un affare che si chiama Città Studi! Vi invitiamo a guardare il video del prof. Balducci che trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=RPaoG7ZPxXk.

________________________________________________________________

Comunicazione del CdA del 31/1/2017:
2/08 – Accordo con il Politecnico di Milano per attivita’ di collaborazione scientifica (Divisione Servizi per la Ricerca).
Il Consiglio di amministrazione ha approvato la stipula dell’accordo di collaborazione scientifica con il Politecnico di Milano – Dipartimento di Design – volto all’individuazione di possibili configurazioni del futuro insediamento dell’Università Statale di Milano sulle aree di Arexpo.
L’Università metterà a disposizione del Politecnico, per il finanziamento delle attività di ricerca e per il rimborso delle spese sostenute, un contributo dell’ammontare di € 55.000,00, fuori dal campo di applicazione dell’IVA, che potrà essere utilizzato dal Politecnico per finanziare assegni di ricerca sul tema oggetto dell’accordo.
Tale spesa graverà sull’assegnazione attribuita nell’ambito del bilancio di previsione 2017 alla Direzione Patrimonio immobiliare, progetto “Interventi non programmati”-“Acquisto di servizi e collaborazioni tecnico-gestionali” conto “Servizi di consulenza tecnica” CO.04.07.02.18.

——————————————————————————

Il Politecnico cresce a Città Studi: nasce il campus di Renzo Piano

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_giugno_16/politecnico-cresce-citta-studi-nasce-campus-renzo-piano-fa7251f2-5254-11e7-a6f1-62717796370c.shtml

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/06/15/news/citta_studi_politecnico_architettura_renzo_piano-168164087/

http://www.ilgiornale.it/news/milano/citt-studi-statale-trasloca-poli-investe-55-milioni-1409925.html

Sul trasferimento a Rho-EXPO: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE e MOZIONE DEI DOCENTI

Mentre la Procura Generale di Milano notifica l’avviso di chiusura delle indagini al Sindaco Sala e ad altri sette indagati per turbativa d’asta nella gestione Expo, Rettore e Direttore Generale si esercitano in un tour presso i Dipartimenti di Città Studi per Ri-spiegare le ragioni che motiverebbero un trasferimento degli stessi nell’area Rho-Expo.

L’iniziativa del Rettore intende controbattere alle sempre più numerose obiezioni avanzate da lavoratori, studenti e residenti (si legga il MANIFESTO RILANCIAMO CITTA’ STUDI ), nonché per dare ordine alle diffuse e contrastanti ipotesi di reimpiego degli spazi di Città Studi: nell’ordine gli stessi spazi sono stati promessi a Politecnico, Bicocca, Demanio, Scienze Politiche, Scienze dei Beni culturali, Museo dei diritti umani.

Come RSU abbiamo già espresso le nostre perplessità sul trasferimento con il comunicato del 17/01/2017 e siamo parte attiva nel coordinamento per RILANCIAMO CITTA’ STUDI (che vede studenti, docenti e residenti insieme).

Ma tornando al nostro Rettore, il “tour” sembra essersi rivelato un boomerang: siamo lieti di diffondere in allegato il testo della mozione votata dal Dipartimento di Matematica che parla da sola.

Inoltre vi informiamo che venerdì 23 giugno, a Palazzo Marino, è stata illustrata l’interrogazione parlamentare presentata da alcuni parlamentari (con l’ausilio del Coordinamento RILANCIAMO CITTA’ STUDI) ai Ministri Padoan (MEF) e Fedeli (MIUR) che troverete sempre in allegato.

Finalmente la questione è arrivata in Parlamento!

Nonostante le rassicurazioni del Rettore, destano preoccupazione:

1) la prospettiva di una notevole riduzione degli spazi (previsti solo 8 MQ a studente, sotto gli standard internazionali) e dell’utilizzo di laboratori in condivisione;

2) la questione economica: l’indebitamento almeno ventennale che ingesserebbe tutto l’Ateneo (per anni avremmo meno spese per personale, didattica e ricerca); i finanziamenti e gli introiti derivanti dalla vendita dei nostri immobili (che dovrebbero finanziare 1/3 dell’operazione) sono tutti da verificare; i probabili costi di bonifica; inoltre si teme la classica lievitazione dei costi in corso d’opera. Si pensi che la sede di Lodi dove verrà trasferita Veterinaria è costata tra progettazione e realizzazione 2,8 volte più del preventivato. Accadesse nuovamente lo stesso, ci ritroveremmo a metà del guado senza l’opera realizzata e pieni di debiti;

3) la “gracilità” del progetto: ogni azione è condizionata da quella precedente. Se si riesce a vendere il patrimonio della Statale, se il Governo ci mette veramente quanto promesso, se il Politecnico e Bicocca subentrano nei nostri immobili (se fossero tutti così fatiscenti come viene detto dal Rettore non si spiegherebbe perché siano così appetibili per gli altri atenei), se la bonifica della zona Expo qualcuno se la “accolla”, se i privati confluiscono sull’area Expo, se l’Atm rimuove la tariffa extra-urbana; se il Comune di Rho rinuncia al pronunciamento dei propri cittadini per una zona verde unitaria nell’area ex-Expo…se…se.. se…

In questo clima di incertezza delle cifre e poca trasparenza (si veda a tal proposito il fatto che le comunicazioni del Consiglio di Amministrazione sul sito non vengono ormai aggiornate da ben sei mesi) gli Organi in autunno dovrebbero votare l’eventuale adesione al Masterplan su Rho-Expo.

Noi continuiamo a chiederci ed a chiedere agli Organi Statutari (Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione): come ci si può esprimere se non è stato fatto uno studio di fattibilità per la ristrutturazione e il rilancio di Città Studi che cifre alla mano (spese e spazi) permetta una comparazione con l’altra ipotesi ? RILANCIARE CITTA’ STUDI o TRASFERIRE TUTTO a RHO-EXPO ?

RILANCIAMO CITTA’ STUDI

Continua il lavoro di Coordinamento con le associazioni e studenti che vogliono RILANCIARE CITTA STUDI ed OPPORSI al trasferimento nell’Area Rho-EXPO. In allegato troverete un documento scritto insieme a:

AssembleaCittà Studi,
Gruppo di quartiere “Che Ne Sarà di CittàStudi“
Studenti, “Llight”,
Gruppo “Progetto Lambrate”
RSU-UniMi
Gruppo di quartiere “SalviamoCittà Studi”

Le iniziative in programma, attualmente, sono le seguenti:

Incontro promosso da MILANO in COMUNE, 15 MAGGIO ORE 21 – VIA SANSOVINO 9 (MUNCIPALITA’ 3) Incontro promosso da M5S , 19 MAGGIO ORE 17- Palazzo Marino, “Sala Alessi”

********************************************************************************

Noi, cittadini, studenti, lavoratori, docenti, ricercatori, riuniti nell’Assemblea di Città Studi,
coordinamento dei gruppi “Che Ne Sarà di Città Studi“, “Ilight”, “Progetto Lambrate”, “RSU-UniMi” e “Salviamo Città Studi” esprimiamo la nostra ferma e decisa opposizione al trasferimento dell’Università Statale da Città Studi a Rho nell’ex area Expo.

Riteniamo che questo trasferimento sia sbagliato perché

Non fa gli interessi dell’Università Statale costretta ad abbandonare la città, riducendo gli
spazi e indebitandosi per decenni nonostante la situazione già precaria in cui versa, rischiando
inoltre di asservire la ricerca a interessi privati.

Non fa gli interessi della città, che sacrificherà una delle sue aree più ricche dal punto divista umano, culturale e sociale a favore di un sito isolato, lontano dal centro e chiuso tra
tangenziali e svincoli autostradali.

Uccide un quartiere attivo e vitale che interagisce da sempre con le attività di didattica e diricerca universitaria e con gli Istituti Besta e dei Tumori. Da qui il nome “Città Studi”.
Il trasferimento è presentato come un’opportunità per creare un polo scientifico d’eccellenza
internazionale, ma perché proprio adesso e solo ed esclusivamente nell’area Expo di Rho?
L’idea nasce dalla necessità di colmare il debito lasciato da Expo e dall’assenza di acquirenti per il sito, come anche dichiarato pubblicamente dal Presidente di Arexpo, i cui azionisti sono Governo, Regione e Città metropolitana.
Visti gli interessi anche politici in gioco, le istituzioni – l’Università e il Comune di Milano –
dimostrano nei fatti di assecondare questo dannoso progetto di trasferimento dell’Ateneo da
Città Studi a Rho. I processi decisionali hanno escluso di fatto cittadini, studenti e personale
universitario. A nulla servono i finti percorsi di partecipazione messi in campo, utili solo a salvare le apparenze, così come le contradditorie rassicurazioni propagandate.

Chiediamo a gran voce e proponiamo:
▪ che l’Università Statale, con le sue facoltà scientifiche, resti a Città Studi dove si è sviluppata in simbiosi con il quartiere stesso che vanta la presenza di diversi enti di ricerca e del Politecnico oltre a possibilità di espansione assenti ad Expo, quali lo scalo di Lambrate o aree limitrofe
▪ che le ingenti risorse disponibili siano utilizzate per un piano di riqualificazione e sviluppo di un Campus cittadino senza che siano subordinate al ricatto “o Expo o niente”. Occorre mantenere e potenziare l’interazione tra università e quartiere della quale beneficiano sia cittadini che universitari Invitiamo tutti i cittadini, gli studenti, i ricercatori, i docenti, i residenti, i lavoratori dell’università, i commercianti, i professori, gli abitanti del quartiere, le associazioni, i sindacati, le organizzazioni politiche, i gruppi formali e informali, a supportare la nostra battaglia a difesa del quartiere universitario.

Lo spazio per il grande Campus scientifico di Milano esiste già, il suo suo nome è Città Studi