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TRASFERIMENTO DI CITTA’ STUDI A RHO E DANNO ERARIALE SE PAGASTE DI TASCA VOSTRA, LO FARESTE ?

Vogliamo ritornare sull’aspetto più preoccupante dell’operazione “trasferimento di Città Studi a Rho Expo”, quello economico. Ciò che più ci preoccupa è che, se l’opera si farà, si rimanga a metà del guado a corto di finanziamenti, con l’opera incompiuta e pieni di debiti.

I nostri timori si fondano sull’esperienza passata: per il trasferimento di Veterinaria a Lodi erano stati preventivati tra progettazione e realizzazione 14 milioni di euro che, dopo anni di ritardo, sono poi diventati 40 a lavori quasi ultimati: spesa quasi triplicata! Non osiamo pensare cosa potrebbe accadere se triplicassero i 380 milioni preventivati per Rho. Dubitiamo che ci possa essere a quel punto un ulteriore intervento dello Stato (che oggi finanzia solo un terzo dei costi).

La fine dei lavori è prevista nel 2022. Anche se tale scadenze venisse rispettata, ci ritroveremmo per alcuni anni con un sostanziale congelamento delle spese per l’ordinaria manutenzione di tutte le strutture dell’Ateneo.

La domanda che noi poniamo ai membri del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico che a breve dovranno votare sulla questione è la seguente: finanziereste questo trasferimento se doveste pagare di tasca vostra? Può sembrare una domanda provocatoria ma non lo è. Ricordiamo a tutti che quando si delibera su soldi pubblici c’è una cosa che si chiama “danno erariale” di cui i membri di CdA e Senato sono penalmente e individualmente responsabili. Votare sul trasferimento a Rho senza che ci sia mai stato un serio studio di fattibilità sulla ristrutturazione di Città Studi aggrava ulteriormente i termini di tale decisione. E’ un monito che ci sentiamo di esprimere considerata la superficialità con cui il Senato ha recentemente deliberato sul numero chiuso nei corsi umanistici dove un voto decisivo è stato espresso addirittura a distanza per via telematica in barba al regolamento e contro cui l’UDU (Unione degli Universitari) ha presentato ricorso al TAR vincendolo. A tal proposito consideriamo anche il fatto che, se in futuro verranno tolti i vincoli alle assunzioni dei docenti, l’avere impegnato gran parte delle risorse sull’operazione campus precluderebbe i tentativi di adeguare il rapporto numerico tra studenti e docenti.

La domanda che poniamo al Rettore Vago è la seguente: perché prendere oggi una decisione di tale importanza quando il suo mandato (per legge non rinnovabile) scadrà a novembre del 2018 ed entro giugno ci saranno le elezioni per il nuovo Rettore? Non sarebbe opportuno lasciare la decisione al Rettore che verrà?

A noi piacerebbe che si progettasse un rilancio (e non una semplice ristrutturazione) di Città Studi: abbattere i muri esistenti per perimetrare un nuovo campus operando quegli interventi edilizi che vanno fatti e destinare le risorse necessarie per finanziare i progetti di ricerca, le assunzioni e i servizi agli studenti. Lo spazio per il grande campus scientifico di Milano esiste già, il suo nome è Città Studi !!!

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Riportiamo di seguito gli indirizzi mail presenti sul sito dAteneo dei membri di CdA e Senato se voleste scrivergli.

gianluca.vago@unimi.it; daniela.candia@unimi.it; walter.bergamaschi@unimi.it; franco.cozzi@unimi.it; francesco.blasi@unimi.it; stefano.simonetta@unimi.it; claudia.storti@unimi.it; goffredo.haus@unimi.it; laura.perini@unimi.it; paola.viani@unimi.it; roberto.weinstein@unimi.it; maria.cappellini@unimi.it; vittorio.dellorto@unimi.it; marisa.porrini@unimi.it; alfonso.dagostino@unimi.it; lorenza.violini@unimi.it; antonio.chiesi@unimi.it; dario.bambusi@unimi.it; cesare.gennari@unimi.it; marco.masetti@unimi.it; mantor@unimi.it; claudia.moscheni@unimi.it; mmcorsi@unimi.it; raffaella.chiaramonte@unimi.it; laura.soldati@unimi.it; giulia.chiesa@unimi.it; lucia.zema@unimi.it; elio.franzini@unimi.it; nicoletta.vallorani@unimi.it; letizia.mancini@unimi.it; luisa.anderloni@unimi.it; andrea.cerini@unimi.it; domenico.surace@unimi.it; fabio.naldi@unimi.it; giuseppe.martelli@unimi.it

Lettere inviate dalla RSU all’Amministrazione

Di seguito gli argomenti affrontati in diverse lettere inviate dalla RSU all’Amministrazione:

  1.  ambito disciplina buono pasto           01_ticket_2017_01
  2.  calendario delle giornate di chiusura – totale e anticipata – per il 2017   02_chiusure_2017
  3.  richiesta calendarizzazione incontri ed ordine del giorno   03_calendario_incontri
  4.  riposo compensativo, Osservatorio   04_riposocomp85
  5.  Fondazione “Filarete”, richiesta d’informazione   05_filarete_statuto
  6.  richiesta incontro tecnico per discutere dell’attivazione delle procedure per reperire risorse  finanziarie derivate da “risparmio energetico”   07_incontro_tecnico_Dirig_Patrim_Immobil
  7.  richiesta incontro tecnico per discutere dell’attivazione di un servizio convenzioni rivolto a tutto il personale dell’ateneo   08_incontro_tecnico_Dirig_Legale_Acquisti
  8.  proposta di utilizzo avanzo fondo welfare 2016   10_Welfare_residui2016
  9. richiesta informazione. Ufficio Pensioni e Adempimenti Fiscali e Contributivi   11_Ufficio_Fiscale
  10. disponibilità comunicazioni Consiglio di Amministrazione   13_verbali_CdA
  11. richiesta dei verbali di incontro   richiesta_verbali

Sul Fondo Comune d’Ateneo

Il Fondo Comune d’Ateneo (FCA) rappresenta una parte non trascurabile del nostro stipendio. Nei mesi scorsi è stato oggetto di varie comunicazioni: con questo comunicato intendiamo fare un po’ di chiarezza.

Nell’anno in corso stiamo ricevendo, come in passato, una quota mensile (che varia a seconda delle assenze) e riceveremo un saldo, verosimilmente nel mese di giugno. Gli incassi che vanno ad alimentare il FCA sono relativi all’anno precedente (2016).

Quest’anno, come ci era stato preannunciato nell’incontro del 18/7/2016, ci saranno 500.000 € in più.

Il saldo, quindi, sarà indicativamente maggiore di quello percepito l’anno scorso di 300-400 euro a testa: ricordiamo che a giugno 2016 furono distribuiti 537 € ai B, 617 € ai C, 698 € ai D.

Per il 2018 stiamo cercando nuove risorse, per riportare l’erogazione ai livelli precedenti alle progressioni auto finanziate. In sostanza l’obiettivo è di avere in busta paga un aumento paragonabile a quello di una progressione orizzontale. Le nostre proposte, già formulate, dovrebbero ottenere una risposta dall’amministrazione nella riunione dell’Osservatorio sul FCA fissata per il 12 aprile.

Milano, 28 marzo 2017