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Comunicati unitari RSU

POSIZIONE RSU IN MERITO A FCA, PEO E PREMIALITA’

FCA (Fondo Comune di Ateneo)

In merito al fondo comune d’ateneo abbiamo chiesto che le risorse del Fondo Comune di Ateneo vengano distribuite a tutto il personale avente diritto, al fine di ripristinare sin da quest’anno la decurtazione applicata a chi ha ottenuto una PEO nel triennio 2010/2011/2012.

Chiediamo anche che l’Amministrazione s’impegni:

  • a incrementare il fondo già da quest’anno con i risparmi derivanti dalla nuova procedura relativa al bando di gara per l’erogazione dei buoni pasto e del For24 e a certificare dal 2020, un piano di razionalizzazione energetica derivanti da buone prassi, timer, interventi strutturali, edifici di nuova concezione ed elevata classe energetica (ad esempio la nuova sede d’Informatica e Lodi) al fine di alimentare con risorse aggiuntive di natura variabile il Fondo risorse decentrate;
  • a mettere in atto tutte le misure necessarie per certificare, a partire dall’anno 2020, i risparmi da gestione centralizzata degli acquisti e da sistemi virtuosi per ottimizzare le spese di consulenza esterna, fornitura e servizi, nonché derivanti da incentivi per funzioni tecniche ai sensi dell’art.113 del decreto legislativo 50/2016;
  • a provvedere, entro il termine dell’anno 2019, alla pubblicazione del nuovo Regolamento per la concessione degli spazi d’Ateneo;
  • a valutare opportunità di alimentazione del fondo con risorse derivanti dal finanziamento di progetti e programmi della Comunità Europea, ecc.
  • Il Rettore ha comunicato che l’Ateneo intende promuovere e meglio pubblicizzare vecchi e nuovi corsi di perfezionamento e Master, che possono essere fonte di proventi per il personale.

PEO (Progressioni Economiche Orizzontali)

Ricordiamo che al tavolo tecnico del 5 aprile avevamo richiesto che la PEO 2019, fosse calibrata a favore dei colleghi esclusi dalla selezione 2016/2017/2018. Pertanto i criteri devono tendere a questo obiettivo. Durante il tavolo 9 maggio tratteremo in maniera più approfondita questa tematica e vi daremo ulteriori aggiornamenti.

PREMIALITÀ RELATIVA AI PROGETTI D’ECCELLENZA

L’ipotesi di accordo recepiva tutte le richieste RSU in merito ai principi di trasparenza e inclusività, pertanto abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo (con nota a verbale). Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Riportiamo di seguito la nota a verbale relativa alla gestione del 2018:

“Per quanto riguarda le attività collegate ai progetti d’eccellenza, svolte nel 2018, l’Amm.ne procede ai pagamenti sulla base di quanto stabilito dai singoli dipartimenti, dato che la RSU non è stata messa in grado di concordare un regolamento relativo alla distribuzione dei compensi al personale TAB, avendo ricevuto comunicazioni in merito in data 06/12/2018, rendendone impossibile   la contrattazione entro l’anno contabile 2018. La volontà della RSU è garantire trasparenza, correttezza e inclusività, assicurando la possibilità di adesione a tutto il personale dei dipartimenti coinvolti, a tal fine chiediamo la salvaguardia di non escludere i lavoratori motivati a partecipare, quindi, qualora il personale non trovasse accettazione della propria adesione al progetto d’eccellenza, il diniego deve essere motivato e comunicato alla RSU e alla parte pubblica, in quanto referenti dell’accordo che normerà il regolamento sulla premialità.”

POSIZIONE RSU IN MERITO A TEMATICHE DI CONTRATTAZIONE E RESOCONTO TRATTATIVA DEL 20 MARZO

POSIZIONE RSU IN MERITO A TEMATICHE DI CONTRATTAZIONE E RESOCONTO TRATTATIVA DEL 20 MARZO

FCA

Chiediamo la composizione attuale del fondo, fisso e variabile con voci di alimentazione e uscite.

Chiediamo distinta dei “VISTO” dato che abbiamo difficoltà a reperire le delibere del CdA riportate.

Che le risorse relativamente a una tantum vengano distribuite a tutto il personale avente diritto, sulla base delle presenze (come sempre) e riequilibrando la decurtazione avvenuta per il finanziamento delle PEO 2010/12.

Si includano i risparmi da gestione centralizzata degli acquisti e da sistemi virtuosi per ottimizzare le spese di consulenza esterna, fornitura e servizi, nonché derivanti da incentivi per funzioni tecniche (art.113 DLgs 50/16).

L’obiettivo della RSU è l’alimentazione delle risorse che vanno nel Fondo Comune d’Ateneo in modo che si torni per tutti alla distribuzione mensile delle quote “ante progressioni 2010/11/12” che furono “autofinanziate” a causa del blocco degli stipendi nazionali (B=100€, C=115€, D=130€).

 

PEO 2019

La RSU chiede aggiornamenti in merito ai dati di cui dispone la parte pubblica e le tempistiche per avere tutta la documentazione necessaria per istruire i tavoli di trattativa, si richiedono tavoli tecnici dedicati.

Confermiamo all’unanimità che lo scopo di contrattazione della PEO 2019 è consentire la possibilità di una PEO agli esclusi dalla precedente turnata, per mancanza di fondi. A tal fine occorreranno simulazioni ai tavoli tecnici, nonché l’incremento dell’incontri previsti, almeno sino alla redazione dell’ipotesi di accordo.

Aggiungere la voce che eventuali risorse aggiuntive vengano messe a disposizione per scorrere la graduatoria, con graduatoria unica, senza quote prestabilite per categoria. Si precisa che lo scopo è garantire l’utilizzo di tutte le risorse disponibili, la modalità è secondaria.

Chiediamo un tavolo tecnico dedicato alle simulazioni, per essere sicuri che i criteri stabiliti siano corretti per raggiungere lo scopo di cui sopra (una progressione agli esclusi nelle precedenti PEO 2016/2018).

 

Ipotesi di Accordo per l’avvio dell’azione sperimentale per l’assistenza ai familiari non autosufficienti per l’anno 2019

Come RSU chiediamo chiarimenti, prima di avanzare proposte.

 

Rispetto al fondo welfare, chiediamo di conoscere l’utilizzato nel 2016, 2017 e 2018, l’avanzo e utilizzo dell’avanzo.

Chiediamo che l’avanzo 2018 sia reinvestito nel welfare 2019 e che in ogni caso sia usato per il personale TAB e non per altre finalità, non concordate tra le parti.

 

Regolamento premialità

Si applicherà sulle attività 2019 (pagamento 2020). Per quanto riguarda le attività 2018, l’Amm.ne procederà ai pagamenti sulla base di quanto stabilito dai singoli dipartimenti, dato che non ci sembra applicare un regolamento sul pregresso, ex post.

La volontà della RSU è garantire trasparenza, correttezza e inclusività, garantendo la possibilità di adesione a tutto il personale dei dipartimenti coinvolti, a tal fine chiediamo la salvaguardia di non escludere i lavoratori motivati a partecipare, quindi, qualora il personale non trovasse accettazione della propria adesione al progetto d’eccellenza, il diniego deve essere motivato e comunicato alla RSU e alla parte pubblica, in quanto referenti dell’accordo che normerà il regolamento sulla premialità.

Inoltre, rispetto a quanto inviatoci dall’amministrazione, relativamente alle modalità di gestione del progetto del dipartimento DISFEB, chiediamo di aggiungere una scheda, in cui riportare mansioni svolte (quando e per quanto), al fine di creare un report delle attività effettuate ed evitare che i compensi siano arbitrari.

 

Piano Integrato della Performance

Come RSU chiediamo chiarimenti, prima di avanzare proposte.

 

Regolamento in materia di telelavoro per il personale tecnico amministrativo

Come RSU chiediamo delucidazioni, prima di avanzare proposte, ma osserviamo che a nostro parere andrebbe contrattato insieme al lavoro agile.

 

L’amministrazione nella persona del direttore generale ha accolto tutte le nostre richieste, fissando un tavolo straordinario in cui trattare PEO e FCA, per il 5 aprile p.v.

In merito al fondo comune d’ateneo ha riportato una gestione pregressa che non consentirà di certificare da subito alcuni risparmi, ma che si potrà agire da subito in merito all’adeguamento dei fitti e altre voci che dirà nel dettaglio al prossimo tavolo.

Il Direttore Generale facente funzioni ha aggiunto che essendo in attesa di delibera del Consiglio di Amministrazione per la nomina come DG per i prossimi 3 anni, attenderà che si esprima, prima di dare ulteriori dettagli in merito alle questioni aperte e alle sue proposte di riorganizzazione.

 

Varie ed eventuali

Diversi colleghi hanno segnalato problemi di trattenute relative ai ticket; pare vengano operati conguagli, che però con la nuova procedura elettronica non dovrebbe essere effettuati. Nello specifico sono state segnalate trattenute per chi svolge il telelavoro e negli ultimi mesi di servizio per chi ha cessato il rapporto di lavoro.

In merito a Startweb si chiede di considerare un’implementazione dell’applicativo, al fine garantire il rispetto del dettato contrattuale, che prevede l’aggiornamento al mese precedente, attualmente invece risale ai due mesi antecedenti. Con un’implementazione del software, forse si potrebbero scorporare i giustificativi e le assenze in sospeso, senza che blocchino la validazione di quelle di tutto il personale TAB.

 

A CHE PUNTO E’ IL BANDO PER LA COSTRUZIONE DEL NOSTRO CAMPUS NELL’AREA RHO-EXPO

Attualmente il bando è al vaglio di ANAC (Autorità Anticorruzione) e, salvo imprevisti, tra marzo ed aprile verrà approvato dal CdA e pubblicato; sarà assegnato dopo 6 mesi.

La struttura sarà quella già approvata dal CdA di fine luglio 2018 presieduto dall’allora uscente Prof. Vago.

La nuova governance ha potuto solo porre alcuni importanti correttivi rispetto a quelle delibere già approvate:

1) la scelta politica di sviluppare l’Ateneo del futuro su 3 poli: Centro, Città Studi e Rho-EXPO;

2) ridurre di 20 milioni i costi a base di gara sui servizi gestionali allora previsti;

3) soprattutto, stipulare un accordo di “sorveglianza attiva” con ANAC che, secondo le linee guida della stessa autorità, dovrebbe ridurre per l’Ateneo i rischi di aumento dei costi in corso d’opera che all’epoca di Vago erano quasi interamente sulle spalle dell’Ateneo mentre ora saranno divisi con il privato costruttore.

Questo dovrebbe mantenerci all’interno dei margini della legalità anche se renderà meno “appetibile” per i privati il nostro bando.

Purtroppo l’eredità lasciataci dalla precedente governance lascia aperti due inquietanti punti interrogativi sulla

sostenibilità economico-finanziaria:

  1. riusciremo a finanziare il Campus?
  2. i costi aumenteranno in corso d’opera?

RIUSCIREMO A FINANZIARE IL CAMPUS?

(in milioni di €) SPESA FINANZIAMENTO CERTO FINANZIAMENTO DA REPERIRE
CONTRIBUTO PRIVATO 177 Totalmente a carico del costruttore  
COFINANZIAMENTO PUBBLICO 158 135 contributo pubblico (patto Lombardia) + 23 utili UniMi 2017  
CANONE (27 anni: 2023/2049) migliorabile in fase di aggiudicazione di gara 588,6

[9,9 M (affitto) + 11,9 M (servizi gestionali) /anno * 27 anni = 267,3 + 321,3]

  Risparmi gestione e manutenzione tutti immobili di Città Studi (stimati tra i 20 e i 22 M/anno * 27 anni = da 540 a 594 M)
ARREDI 50 35 utili UniMi 2017 15 (futuri risparmi su indebitamento)
TERRENI AREXPO (da riscattare entro 2033) 15   Non precisate economie future
TOTALE                                                                                                             988,6 370 (equivalente al 37,4%) 618,6 (equivalente al 62,6%)

 

Come si evince dalla tabella, l’Ateneo dovrà reperire 618 milioni di Euro, cioè più del 62% dei costi preventivati.

Secondo quanto approvato dalla precedente governance, il grosso sarebbe finanziato dall’azzeramento dei costi di gestione e manutenzione di Città Studi il che vorrebbe dire spegnere con un interruttore il 1° gennaio 2023 tutte quelle strutture. La poca concretezza di questo finanziamento era così nota allo stesso CdA che lo approvò che già in quei documenti del luglio 2018 venivano stimati i ricavi di alcune nostre strutture da vendere in caso di necessità: in 85,4 milioni il quadrilatero di Città Studi “Celoria, Golgi, Venezian, Ponzio” e in 91 milioni altre non ben precisate strutture che dall’identikit potrebbero essere riconducibili a via Noto (beni culturali) e soprattutto via Conservatorio (Scienze politiche): non a caso all’epoca fu fatta votare ai dipartimenti interessati la disponibilità a trasferirsi in Città Studi.

Pensando alla nostra situazione, suscita invidia vedere la concretezza dei nostri “vicini di casa”.

Il Politecnico costruisce il proprio campus di Architettura rilanciando Città Studi: un investimento da 37 milioni di euro di cui 31 erano già messi a bilancio; il rischio è ridotto al minimo perché ben l’83% dei fondi necessari erano già in cassa.

Inoltre hanno recentemente reperito un finanziamento da 5 milioni da Regione Lombardia e 1 ulteriore milione da privati: in sostanza il progetto è già del tutto finanziato prima di terminare i lavori.

I COSTI AUMENTERANNO IN CORSO D’OPERA?

Le premesse non sono delle migliori. Ci sono alcune variabili che potrebbero comportare aumenti dei costi (oltre quelli fisiologici su progetti così grandi) emersi dalla recente Conferenza dei Servizi legati in particolare al tema dell’inquinamento dell’area (è in corso un’inchiesta per l’inquinamento della falda acquifera) e al problema dei collegamenti per i trasporti. Ad esempio ARPA (l’agenzia per la protezione ambientale) non si è espressa sull’impatto ambientale del Campus in attesa di vedere lo sviluppo generale di tutta l’area ad opera dei privati. D’altra parte, il Comune di Milano ha espresso riserve sul tema dell’inquinamento della falda, dell’inquinamento acustico dovuto alla vicinanza dell’Autostrada A8, del problema della viabilità e della sostenibilità della futura domanda di traffico.

Noi possiamo dirvi solo che continueremo a vigilare e che ci auguriamo che il buon senso di tutti gli attori preservi  l’importante funzione pubblica che l’Università degli Studi di Milano svolge.