Un’altra grana giudiziaria pende sull’area EXPO. Oltre alla sentenza del TAR attesa a giorni (l’azienda arrivata seconda ha fatto ricorso per irregolarità contro Lendlease che è la vincitrice del masterplan –il progetto base- per lo sviluppo dell’area) a cui verosimilmente seguirà un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, è notizia di ieri che la procura di Milano ha avviato un’indagine per verificare lo stato di inquinamento dell’area EXPO dove dovrebbe sorgere il Campus della Statale.
Arexpo assicura che il terreno è stato bonificato (ma c’è da dire che è stato presentato un esposto anche per verificare la correttezza di queste bonifiche) ma l’ulteriore problema è la falda acquifera che è sicuramente inquinata ed andrebbe bonificata definitivamente per un insediamento stanziale. Una prima bonifica parziale, a carico della Brenntag che è una delle aziende chimiche che si trovano sul perimetro dell’area, sarebbe già pronta ma inspiegabilmente non è ancora partita: sono stati preventivati 330 giorni lavorativi per completarla durante i quali nessun lavoro di costruzione edilizia per il Campus potrebbe essere avviato.
Come se non bastasse tutta quell’area è a rischio di disastro ambientale. A poche centinaia di metri dall’area destinata al Campus sorgono l’Ecoltecnica Suez che tratta rifiuti speciali dove il 19/1/18 c’è stato un incendio (e non è il primo) e la farmaceutica Dipharma Francis. Sempre lì accanto si trova la ex Cava Ronchi che da 50 anni è una discarica abusiva (considerata 1 delle 5 più pericolose d’Italia) che è stato preventivato possa essere bonificata in non meno di 8 anni. Numerose sono poi le aziende dismesse con tetti in amianto. Infine a 2 km dall’area ci sono altre due aziende chimiche cosiddette RIR (a rischio di incidente rilevante).
In conclusione. L’area EXPO è un’area inquinata sulla quale sono in corso delle indagini, per la quale ci vorrebbero anni e fondi per bonificare, incastonata tra due autostrade e alcune aziende altamente inquinanti. Inoltre, pendono dei riscorsi su Lendlease che ha presento il masterplan su cui la Statale dovrebbe votare se aderirvi o meno.
Noi ci chiediamo e chiediamo ai senatori e consiglieri di amministrazione: come si può votare una decisione storica come quella di trasferire tutti i dipartimenti di Città Studi a Rho-EXPO con queste premesse?