“LA LIBERTA’ NON E’ UNO SPAZIO LIBERO” Giorgio Gaber
È cominciato tutto il 14 maggio, al primo tavolo di trattativa di questa RSU, fresca di elezioni, durante il quale l’Amministrazione ci ha detto di moderare i toni e di stare attenti a ciò che scriviamo nei nostri comunicati sindacali.
Un avviso che non avevamo compreso fino in fondo, finché non sono arrivati disciplinari e
risposte che mettono dei paletti alla nostra attività sindacale.
Risposte che sono un tentativo di recinzione, paletti entro i quali muoverci senza alzare i toni, senza invadere la cabina del manovratore.
Per la prima volta in questo ateneo, una componente della RSU e dirigente sindacale è stata minacciata di provvedimento disciplinare al tavolo di trattativa e due componenti della RSU e dirigenti sindacali sono stati convocati dalla commissione disciplinare a causa di un comunicato sindacale.
La cosa più assurda è che accusa e giudice coincidono. Il direttore generale contesta dei fatti, avvia un disciplinare ed è anche a capo della commissione disciplinare.
Fermatevi! Siete voi che state superando il limite con minacce e provvedimenti che sanno tanto di ritorsione e di censura. Fermatevi!
L’attività sindacale non può limitarsi alla firma di accordi dopo lunghe trattative e non può essere limitata dal quieto vivere: “Non è un pranzo di gala”.
Chiediamo pertanto a questa Amministrazione di fare un passo indietro e di tornare a muoversi con passi adeguati ad un contesto civile e democratico, in cui si rispettano i ruoli reciproci e la diversità di opinione.
Se così non sarà, faremo tutto ciò che siamo stati delegati a fare, ovvero difendere i diritti di tutti i lavoratori di questo ateneo, sindacalisti compresi.
Siamo stati eletti democraticamente e se le elezioni democratiche creano un problema a qualcuno… se ne dovrà fare una ragione!