Martedì 20/6 il ministro Mussi visiterà l’Università. Questa visita coincide con le gravi dichiarazioni del suo collega all’economia Padoa Schioppa sulla necessità di bloccare per due anni i contratti del pubblico impiego, e col nostro stato di agitazione per il mancato raggiungimento di un accordo sul contratto di ateneo.
La situazione è preoccupante e invitiamo tutti a non sottovalutarne l’importanza.
L’Amministrazione, di fatto, ci chiede di scardinare il sistema dei passaggi orizzontali che ha finora, più o meno bene, funzionato in ateneo.
Ci risponde che non ci sono i soldi per l’adeguamento del ticket previsto dal contratto.
Per concederci la pausa minima di mezz’ora chiede delle contropartite inaccettabili.
In cambio spinge per aumentare i servizi al pubblico a parità di personale.
L’Amministrazione ci chiede quindi nuovi tagli per il personale tecnico amministrativo.
La RSU e alcune organizzazioni sindacali ritengono che questa politica sia inaccettabile.
Paghi chi non ha pagato, paghi chi ha già avuto.
Al ministro Mussi andremo a dire che i lavoratori dell’università non accetteranno più tagli. Andremo a informarlo che, per la prima volta dopo 22 anni, i lavoratori della Statale scenderanno in sciopero per un contratto di Ateneo.
Facciamo sentire le nostre voci alla assemblea-presidio che si svolgerà martedì 20 giugno 2006 dalle 14 alle 16 in via Festa del Perdono!
Prepariamo uno sciopero per il 27/6, dalle 14 alle 16 che faccia chiudere gli uffici e svuotare le strutture. Uno sciopero che faccia capire all’amministrazione che è meglio trovare i soldi che mancano, altrimenti si ritroveranno un ateneo bloccato!
RSU di Ateneo RdB/CUB Flc CGIL CISL Università
Milano, 19 giugno 2006