Verbale della riunione RSU di lunedì 7 novembre 2012

In data 7 novembre 2012, presso la saletta sindacale di via festa del Perdono, si è riunita la RSU d’Ateneo.
Presenti alla riunione: Assolari, Canevari, Carrapa, Carzaniga, Croci, Frisoli, Gandini, Ghezzi, Gimelli, Liistro, Naldi, Papagna, Varischio, Zanetta, Zarantonello.

Sono inoltre presenti dei dipendenti della ex Presidenza di Medicina Veterinaria.

Presiede la riunione Varischio, svolge funzioni di segretario Carrapa.

OdG previsto:
1) Approvazione dei verbali delle sedute RSU del 29 ottobre 2012;
2) Discussione e decisione su riorganizzazione ex-presidenze;
3) Varie ed eventuali

Verificata la presenza del numero legale il Presidente dà inizio alla riunione.
Era stato chiesto ai singoli componenti di proporre considerazioni in merito alle linee guida da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione, con riferimento alla rettorale del 28 settembre e che fosse il più possibile la sintesi delle richieste e delle considerazioni emerse dagli incontri tra RSU e personale afferente alla ex Presidenze.
I delegati UIL hanno esposto le loro considerazioni in un documento, che viene sottoposto e ai componenti RSU in formato cartaceo, in quanto elaborato la sera precedente.
Si passa alla discussione degli argomenti all’ordine del giorno.

1) Viene approvato all’unanimità il verbale della seduta RSU del 29 ottobre

2)
Varischio ricorda che la decisione di sintetizzare un documento unitario in merito al CASSD è sta rinviata dalla riunione del 29 ottobre a questa riunione, quindi invita a dibattere con l’intento di raggiungere un accordo. Dopo diversi interventi emergono le seguenti posizioni.
Liistro e Naldi ribadiscono che gli spazi e il personale non debbano essere riassegnati in questa fase di transizione, ovvero sino a quando il CASSD non verrà istituito e le mansioni non saranno definite.
Anche gli interventi di Carrapa, Varischio e Gimelli vertono alla tutela delle competenze e al rispetto del regolamento della mobilità interna, per tutti e specialmente per il personale coinvolto in questa complessa riorganizzazione.
Canevari esprime le proprie perplessità in merito al CASSD, soprattutto non è convinto che coinvolgerà solo le 106 persone afferenti alle ex presidenze, ma crede che avrà ripercussioni sugli attuali CSD d’Ateneo.
Propone di creare dei centri servizi per la didattica coordinati dai CDD, che si occupino di didattica, ovvero W4, SIFA, etc e dei centri per la gestioni degli spazi e delle aule. I due centri sarebbero coordinati, ma distinti.
In alternativa, Canevari accetterebbe la proposta di Naldi, ovvero centri territoriali che garantiscano le peculiarità proprie di ogni area, Città Studi, sede centrale e vari distaccamenti.
Assolari ritiene l’amministrazione debba salvaguardare realtà virtuose, usandole come modello, garantendo autonomia locale e coordinamento centrale solo ove indispensabile.
Zarantonello fa presente che per la facoltà di Medicina i poli universitari non hanno mai avuto coordinamento da parte della ex presidenza di Facoltà, hanno sempre avuto autonomia completa.
Gimelli chiede che si facciano proposte che accolgano le varie realtà e richieste emerse dagli incontri con i colleghi interessati dal CASSD. Non crede che si possa dipendere dai CDD, perché sono tanti e si avrebbero troppe strutture a cui far riferimento. Propone un centro unico con direttive snelle, regole chiare e un referente per ogni struttura.
Liistro a tal proposito chiede un referente locale contrattualizzato.
Varischio fa una sintesi delle proposte emerse, in modo che si possano sottoporre a votazione per avere una proposta da avanzare all’amministrazione, in vista dell’incontro tecnico del 16 novembre.

Tenendo conto che il personale delle ex-presidenze, pur sottolineando l’eterogeneità delle attività svolte e le necessità specifiche di ogni singola realtà, è concorde nel rifiutare quanto proposto dall’Amministrazione e sostanzialmente propone 2 possibili alternative:
– un Centro di Servizio formato da alcuni centri locali autonomi con una struttura di coordinamento tecnico;
– Centri di Servizio locali autonomi che rispondono direttamente al CdA.
Inoltre, dato che dalle assemblee è emersa anche l’esigenza, per colmare al più presto il vuoto direttivo, di creare un coordinamento fra ex-presidenze e Dipartimenti.

La RSU sintetizza la seguente proposta da inviare all’amministrazione

Proposta RSU di linee guida di riorganizzazione delle ex-presidenze di Facoltà:

Centri interdipartimentali costituiti a iniziativa dei dipartimenti interessati, con autonomia gestionale e contabile; quindi centri di costo e di spesa con personale assegnato che si raccorda gestionalmente e operativamente o con il comitato direttivo della Facoltà di riferimento, nella persona del Presidente della stessa, oppure da una struttura di coordinamento identificata dai dipartimenti.
Previsione di un responsabile t-a per il personale t-a per ogni centro ed eventuali capi ufficio a seconda della complessità del centro

Come strutture di raccordo tra i centri interdipartimentali e l’Amministrazione:

a) o un servizio dell’amministrazione di supporto alla didattica che si occupi delle funzioni di coordinamento generale, di raccordo e armonizzazione dei servizi erogati dai centri locali;
b) o un Centro servizio di Ateneo con funzioni di coordinamento generale, di raccordo e armonizzazione dei servizi erogati dai centri locali.

La proposta viene approvato a maggioranza, 1 astenuto – Assolari, 1 contrario – Canevari

3) Non ci sono argomenti da trattare.

Esaurita la discussione dei punti all’OdG la riunione termina alle 17:00.