In data 21 ottobre 2013 presso la saletta sindacale di via Festa del Perdono si è riunita la RSU d’Ateneo.
Presenti alla riunione: Marcello Assolari, Claudio Canevari, Sara Carrapa, Gianni Carzaniga, Andrea Cerini, Anna Ettore, Ernesto Gandini, Daniela Ghezzi, Katiuscia Gimelli, Nadia Liistro, Davide Lo Prinzi, Morgana Marchesoni, Paola Papagna, Umberto Varischio, Marina Zarantonello.
Presiede la riunione Sara Carrapa, svolge le funzioni di segretario Morgana Marchesoni.
ODG previsto:
- Approvazione del verbale RSU del 12 giugno 2013;
- Proposta modifica art. 5 regolamento RSU (validità votazioni in caso di sopraggiunta mancanza, durante lo svolgimento della riunione, del numero legale)
- Valutazione degli incontri del 21 giugno, del 2 luglio, del 9 settembre e del 9 ottobre2013;
- Apertura serale e di sabato delle Biblioteche;
- Criteri erogazione indennità;
- Dichiarazioni Rettore su video-sorveglianza e filtri agli ingressi dell’Ateneo;
- Varie ed eventuali.
1. Viene approvato il verbale della riunione RSU del 12 giugno 2013.
2. Cerini ricorda l’attuale regolamento RSU che prevede che in caso di mancanza di numero legale durante lo svolgimento della riunione RSU, non si può procedere alle delibere che prevedono la presenza del numero legale per la loro validità.
Segue una lunga discussione in cui Liistro e Assolari si dichiarano contrari a modificare la clausola di maggioranza per le delibere, sottolineando invece che si possano rivedere le norme finali che prevedono che se per 4 mesi consecutivi non si riunisce la RSU si può procedere a deliberare anche in presenza di 1/3 più 1 delle presenze previste e approvare le delibere per votazione on-line. Si può proporre di abbassare a 2 mesi i 4 mesi delle norme finali.
Cerini osserva che non è una votazione all’ODG e chiede che venga votata nell’incontro successivo. Varischio approva che si proceda alla votazione per ridurre a 2 mesi le norme finali nella prossima seduta.
Carzaniga facendo presente che c’è un doppio problema, ovvero il numero legale per riunirsi e una volta raggiunto il numero legale, la mancanza dello stesso per l’allontanamento di qualche membro della RSU durante la riunione, propone che venga applicata la norma della verifica legale, che prevede che anche se non si è in presenza del numero legale per le delibere si possa procedere comunque a meno che qualcuno dei presenti non richieda il numero legale.
Varischio approva la proposta in quanto garanzia per le minoranze.
Carrapa è d’accordo a ridurre da 4 a 2 mesi i periodo di riunione della RSU per ridurre il numero legale a 7+1.
Liistro propone che si abbassi anche a 1 mese la norma che stabilisce il numero di 7+1 per la validità della seduta e nel caso in cui venisse a mancare il numero legale si possa procedere a delibera via mail.
Canevari sostiene la necessità di mantenere la norma del numero legale per procedere alle delibere.
Varischio propone che la modifica del regolamento si voti alla prossima riunione RSU e invita a presentare altre eventuali proposte prima del prossimo incontro.
Assolari chiede che venga votata la proposta di modifica dell’articolo 5.
Gimelli sostiene che lo scopo della RSU è che sia un organo funzionante e operativo e compatto di fronte all’amministrazione e questo è possibile grazie a una maggiore partecipazione di tutte le componenti. La proposta di Carzaniga è sensata in quanto va incontro all’operatività della RSU tutelando democraticamente le minoranze anche nel caso in cui venisse a mancare il numero legale e che questo possa essere comunque sempre richiesto dai presenti prima delle delibere.
Varischio contesta che così come è stata formulata nell’ODG non è votabile e ritira la proposta per riproporla in forma corretta al prossimo incontro.
Viene ritirata la proposta di modifica dell’articolo 5 del regolamento della RSU.
Assolari e Liistro lasciano la seduta.
3. Non viene avanzata nessuna considerazione particolare riguardo agli incontri con l’amministrazione del 21/06, 2/07, 9/09 e 9/10
4. Anna Ettore riferisce riguardo alle due assemblee per il personale organizzate congiuntamente da USB e CGIL dove si è affrontato il discorso del progetto di prolungamento serale dell’orario delle biblioteche avanzato dall’amministrazione. Illustra nel dettaglio il progetto dell’amministrazione e le critiche sollevate dai lavoratori confluite in una mozione.
Varischio circoscrive la questione a due problemi centrali: da una parte non si capisce quale sia effettivamente il progetto e se si tratta di una boutade propagandistica o se avrà effettivamente seguito . Di sicuro non è un progetto organico e non tiene conto di tutta una serie di criticità quali l’organizzazione dell’orario e la diversità logistica tra la sede centrale e quella di città studi. Inoltre, va affrontato un secondo problema, ovvero quello della disponibilità dei lavoratori di essere coinvolti a certe condizioni. Di fronte a questo progetto, Varischio propone di rilanciare parlando delle assemblee organizzate e chiedendo un confronto sulla disponibilità del personale.
Ettore sottolinea che la situazione è intricata anche perché la Divisione coordinamento biblioteche ha strumentalizzato molto il discorso della good practice che impone di conteggiare tutte le attività.
Canevari rileva la necessità di insistere sui costi e sulla disponibilità del personale o eventualmente chiedere nuove assunzioni
Lo Prinzi chiede come deve agire la RSU. Esprime contrarietà all’esternalizzazione, sottolinea il problema dei costi e si chiede se assumere nuovo personale a tempo determinato per il periodo di sperimentazione venga a costare di più che un’esternalizzazione del servizio. Sottolinea inoltre che il progetto è stato presentato in sede di incontro politico come se fosse argomento di sola informazione (e non di contrattazione) ed è dunque necessaria una mobilitazione dei lavoratori per contestare il progetto. Parallelamente alla contestazione del progetto, bisogna fare emergere i problemi già esistenti quali l’orario e la flessibilità dei bibliotecari. Concorda sulla necessità di fare un sondaggio per verificare la disponibilità dei lavoratori a coprire il servizio.
Carrapa propone di approvare la mozione presentata da CGIL e USB in seguito alle due assemblee dei lavoratori, sottolinea la necessità di valutare i costi e i benefici conseguiti e di tutelare innanzitutto i lavoratori.
Canevari ritiene importante considerare le necessità e le aspettative degli studenti.
Cerini sottolinea come l’avvio di un’esternalizzazione rappresenti un grave rischio che possa coinvolgere anche tutti gli altri servizi. Tecnicamente c’erano i tempi per bandire i concorsi a tempo determinato (per la sperimentazione) e per poter richiedere una maggiore tutela dei lavoratori a livello contrattuale e la salvaguardia dei servizi interni e della professionalità. Rileva problematicità quali la tutela della privacy e della sicurezza e sottolinea la contrarietà alla cooperativa. Rileva inoltre la necessità di un progetto organico per il miglioramento dei servizi che preveda ad esempio l’istituzione di lezioni serali e il coinvolgimento degli esercenti delle zone coinvolte.
Ettore ribadisce il problema della struttura dell’Ateneo: non è un campus e la disposizione degli edifici disseminati su un territorio così vasto non può conciliarsi con un simile progetto. Sottolinea la criticità della privacy e la necessità di una profilazione adeguata dell’utenza ai fini della valutazione finale della sperimentazione.
Ghezzi chiede che vengano precisati i dettagli del progetto.
Varischio propone di rispondere come RSU attraverso una serie di punti: informazione al personale, ovvero richiedere una quadro del progetto più completo dove sia possibile capire il dettaglio dei costi; coinvolgimento del personale già esistente per l’operatività del progetto: a fronte di quanto emerso dalle assemblee considerare la disponibilità del personale coinvolgerlo così da avere del personale contrattualizzato oppure procedere ad assunzioni a tempo determinato; rilancio sull’uso dell’Ateneo che preveda il prolungamento delle lezioni in orario serale. Precisa che l’informazione da parte dell’Amm.ne dovrà avvenire all’interno di un’assemblea di tutti i lavoratori.
Ghezzi, Gandini e MArchesoni convengono sulla necessità di insistere per nuove assunzioni, dopo aver monitorato la disponibilità dei lavoratori e richiedere maggiori dettagli del progetto.
Si procede alla votazione dei punti proposti da Varischio per definire la posizione RSU: 13 voti a favore (unanimità).
Si procede poi alla votazione per richiedere un incontro tra la capo divisione biblioteche Giustino, il Rettore e i lavoratori a nome della RSU. A maggioranza si vota a favore, Cerini si astiene.
5. Si propone di rinviare alla prossima seduta questo punto dell’ODG
6. Carrapa propone di ritirare questo punto dell’ODG per mancanza di elementi di discussione rispetto alle dichiarazioni del Rettore che sono rimaste isolate e circoscritte senza avere avuto un seguito.
7. Varischio comunica che lui e Gimelli saranno trasferiti ai Servizi Informativi. Nel caso in cui questo trasferimento coincidesse con un cambio della sede di lavoro (via Colombo), Varischio comunica che l’amministrazione deve chiedere il nullaosta alla RSU e alle OOSS che si dovranno dunque esprimere a riguardo.
Canevari chiede se si conoscono dettagli riguardo al progetto di esternalizzazione del servizio di posta elettronica d’Ateneo; per ora si sa solo che è un progetto.
Ghezzi rileva che non sono ancora stati diffusi i decreti per le segreterie della Presidenza e chiede che l’RSU solleciti nuovamente l’amministrazione a riguardo.