La RSU d’Ateneo si esprime NEGATIVAMENTE sull’ipotesi di trasferimento delle strutture di CittàStudi a Rho all’interno del progetto Human Technopole. Non entriamo volutamente nel dettaglio ma in quanto rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario dobbiamo evidenziare che:
1) l’azzardo economico dell’operazione in quanto le coperture future sono tutte da verificare con introiti e finanziamenti non certi;
2) il disagio di gran parte del personale dell’Ateneo di trasferirsi dalla parte opposta di Milano dopo aver pianificato la propria vita personale anche in base alla sede del luogo di lavoro;
3) il rischio che, con il trasferimento dei corsi di laurea scientifici in una locazione fuori Milano, si verifichi una sostanziale diminuzione delle/degli iscritte/i;
sono alcune delle ragioni che riteniamo sufficienti per dire NO al trasferimento.
Considerato che il mandato del Rettore scadrà al termine del 2018 (e non sarà rinnovabilein base alle nuove norme della legge Gelmini), riteniamo che una scelta di tale portata per il futuro dell’Ateneo non possa essere presa solo da lui e da organismi poco democratici come il Consiglio d’Amministrazione e il Senato Accademico.
Chiediamo quindi al Rettore un atto di responsabilità verso tutta la comunità accademica, tale da permettere l’espressione a tutte le componenti della stessa che resteranno in Ateneo ben oltre il suo mandato: sottoporre la questione trasferimento di Città Studi a Rho a REFERENDUM con votazione democratica (1 testa 1 voto) tratutto il personale strutturato d’Ateneo.
Approvato a maggioranza con 3 astenuti
Milano, 17 gennaio 2017
Comunicato nr. 01/2017 – 17 gennaio 2017