L’AMMINISTRAZIONE ATTACCA IL SINDACATO per nascondere le proprie mancanze…

L’amministrazione ieri, mercoledì 1 marzo, ha inviato una Circolare relativa al limite di fruizione del riposo compensativo a 85 ore, ed in poche righe e’ riuscita ad attaccare strumentalmente il sindacato ed a essere fuorviante nel merito.

STIAMO AI FATTI….

COSA PREVEDE L’ACCORDO SULLE Progressioni Economiche Orizzontali (PEO) del 20 settembre 2016.
L’accordo triennale sulle Progressioni su espressa richiesta dell’Amministrazione – altrimenti non avrebbe firmato – prevede un contenimento del lavoro straordinario e del riposo compensativo, i cui risparmi diretti e derivati confluiscono ad aumentare la percentuale dei passaggi di progressione. Ricordiamo che la RSU era favorevole solo ad una riduzione del lavoro straordinario.
La RSU, consapevole della delicatezza della situazione, ha chiesto ed ottenuto che:
1) si attivasse un Osservatorio per monitorare quali servizi ed attivita’ richiedono   necessariamente di lavorostraordinario e/o lavoro supplementare (che si traduce in riposo compensativo);

2) che comunque il limite delle 85 ore annue, volute dall’Amministrazione, seppur sperimentali non avessero inizio se nel sistema TimeWeb non ci fosse visibile un contatore che consentisse i dipendenti di monitorare il proprio monte ore (NUOVA GESTIONE) “riposo compensativo”;

3) che le ore maturate prima dell’avvio del nuovo limite sperimentale potessero essere utilizzare per tutto il 2017 e risultassero extra 85 ore.
COSA STAVA SUCCEDENDO…
Che l’Amministrazione, nonostante i lavori dell’Osservatorio avessero individuato (con il consenso anche della stessa Amministrazione) una modalita’ per avviare un’indagine conoscitiva sul lavoro straordinario e riposo compensativo, voleva attivare il limite delle 85 ore da FEBBRAIO senza aver comunicato alcunche’ ai lavoratori e nonostante la procedura TimeWeb non fosse stata ancora aggiornata. Praticamente con lo stesso comportamento con il quale ha deciso – unilateralmente – di distribuire i ticket sulla base di una nuova regola di calcolo.

La RSU quindi HA BLOCCATO L’AMMINISTRAZIONE ed ha “esplicitamente richiesto” che il limite fosse avviato solo dopo l’aggiornamento della procedura e che non riguardasse quanto maturato prima.

QUINDI COSA SUCCEDE ORA …

LE ORE DI RIPOSO COMPENSATIVO MATURATE FINO AL 28 FEBBRAIO 2017 SONO GESTITE CON LA VECCHIA MODALITA’: POSSONO ESSERE UTILIZZATE DURANTE TUTTO L’ANNO (EXTRA 85 ORE). LE ORE DI RIPOSO COMPENSATIVO CHE SI MATURERANNO DAL 1 MARZO 2017 FINO A NUOVA PROPOSTA DELL’OSSERVATORIO POTRANNO ESSERE UTILIZZATE PER NON OLTRE 85 ORE (DI CUI NON OLTRE 7 GIORNI INTERI).

SI RICORDA INOLTRE CHE L’ORARIO ORDINARIO DENTRO IL QUALE VIGE LA GESTIONE DELLA PROPRIA FLESSIBILITA’NON POTRA’ SUPERARE LE 8 ORE E 15 MINUTI E CHE I RECUPERI DI FLESSIBILITA’ NON APPARTENGONO ALLAGESTIONE DEL LIMITE DELLE 85 ORE DI RIPOSO COMPENSATIVO – VEDASI Accordo

NOTA : si sottolinea che nonostante la circolare la procedura TimeWeb ad oggi (2 marzo, ore 10.00) non ha ancora il contatore come fanno vedere nel secondo allegato della stessa Circolare dell’Amministrazione.
PER QUALSIASI CHIARIMENTO INVITIAMO A PRENDERE CONTATTO CON LA STRUTTURA AMMINISTRATIVA “COMPETENTE”.
LA RSU RIBADISCE CHE LA CORRETTA INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEL PERSONALE, OLTRE CHE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI STESSE, E’ CONDIZIONE NECESSARIA (ANCHE SE NON SUFFICIENTE) PER RISTABILIRE UN CLIMA MENO CONFLITTUALE.